- "The Venom Inside"
- "Frozen In Time"
- "Coming Alive"
- "Secrets of the Dead"
- "The Disappearing Sun"
- "Impending Doom"
- "On Broken Glass"
- "Destroy and Dominate"
- "Try to Survive"
- "The Heart of It All"
La prima recensione di questo blog e' quella di Infection dei Chimaira.
Il gruppo di Cleveland ,il cui nome si ispira alla mitologica figura della Chimera,nel corso degli ultimi 10 anni ha abituato i suoi fans a cambiare aspetti proprio come la Chimera greca nota per essere composta da parti di piu' animali.
Ecco i Chimaira sono proprio questo: la fusione di diversi elementi musicali
Dopo la fase ''nu metal'' (quando il gruppo cavalcava il cavallo vincente Roadrunner Records) i nostri sono ritornati a sonorita' piu' thrash che sono poi quelle degli esordi.
Parlare di Infection non e' certo facile per vari motivi ma principalmente poiche' si fa presto a dire che questo e' solo un album fotocopia preso e buttato li.
Ho sempre apprezzato moltissimo il gruppo specialmente grazie al signor Mark Hunter, frontman capace di trasmettere emozioni e una sana e giusta cattiveria, questa volta pero' Mark sembra aver preso un riccio sulle palle ed essere solo palesemente incazzato per questo ma andiamo con ordine : la opening track The Venom Inside e' forse una delle tracce migliori di questo Infection, un arpeggio melodico iniziale che sa' molto di Deftones poi lentamente la song si schiude rivelando l'essenza dei Chimaira : riff cattivi pesanti e sincopati cn Mark che spacca le mura sonore ( I tried to escape push it away tried to hide The venom inside ) un inizio coi fiocchi una spirale musicale davvero di buon augurio per le prossime tracce.
Frozen In Time e Coming Alive sono le prime prove di una certa mancanza in questo album,non sono tracce mal riuscite o sbagliate ma non hanno originalita' e riescono soltanto a far apprezzare l'ottimo lavoro in fase di editing sonoro di questo lavoro e sopratutto un Mark versione Six Feet Under che screama, forse stuzzicato da quel riccio sulle palle sopra citato.
Nessun salto nessuna scossa sono i Chimaira e questo e' il loro sound niente di piu' di un rafforzare la loro idea musicale.
Traccia 4, Secrets Of The Dead ecco qui il discorso e' diverso almeno per quel che mi riguarda la traccia in se cerca di riportare i Chimaira a una natura metaformica i riff cambiano spesso e il tempo anche ma quello che colpisce e' come al solito Mark che qui riesce a portarti verso il suo limbo cattivo e in particolare in una valle in cui i morti hanno segreti.(Take control of my every thing Killing them systematically My power is growing Their blood is flowing)
Una traccia molto sentita che riporta in alto le considerazioni e lascia una sensazione cupa profonda con un occhio giallo che ci fissa incutendo terrore.
Qui inizia il trittico migliore dell' album con appunto Secrets Of The Dead,la seguente The Disappearing Sun e la traccia 6 Impending Doom....
The Disappearing Sun
(As my world is dying So far from home Been stranded in this empty abyss Darkness surrounds me Lifeless The sky is falling The end is near The final warning The sun disappears) è una canzone con un testo meraviglioso ancora una volta un immagine di un sole che sparisce in un cielo cadente e qui i Chimaira sfornano qualcosa che il loro repertorio passato ha spesso mostrato e cioe' la loro capacita' di esprimere rabbia e dolore senza passare per la commiserazione.
Un gruppo incazzato che ti urla il disagio invitando ad alzarti e spaccare il culo a tutti una cazzo di frase martella nella mia testa:My will must be strong
Or he'll stab you in the fucking back
Impending Doom chiude la santa trinita' di queste tre tracce in sequenza con il pezzo migliore dell' album anche qui almeno 7 punti su 10 sn dati dal testo ma la canzone e' una serie di schegge incollata su uno sfondo nero, un piccolo tumore pulsante che ti martella con il suo ritmo spezzato con i suoi riff Chimairici e riempie con radici violente e sanguinanti anche il piu' duro dei cuori anche perche' Mark accenna un cantato pulito e come nei precedenti lavori quando fa uscire dalla sua bocca qualcosa di piu' di un urlo per un riccio e' sempre meraviglioso.
Le ultime tre tracce confermano l' idea di sentire un gruppo che suona tasti gia' sentiti ma con mani di velluto e lacrime di pietra.
Non e' il loro miglior album non e' un album facile da ascoltare quanto invece possa sembrare.
E' un album cupo e' la loro infenzione e come un infezione se ascoltato bene e con cognizione dei testi riesce a incupirci a portare il livello di infezione musicale a 10 e i Chimaira questa volta sono come Caronte.
Non fanno i diavoli facendoci sobbalzare ma ci portano tortuosamente verso l' Inferno...
Concludendo mi aspettavo di piu' anche se il mio palato si e' sollazzato ben bene con la opening track e il trittico che ho descritto.
Voto 7/10
Nessun commento:
Posta un commento