giovedì 25 giugno 2009

YouTube - gue pequeno - amore odio

Dedicato a ogni cuore vero....

Hollow Lyrics - A Perfect Circle


Artist: A Perfect Circle
Song: Hollow

Recensione Guilty method - Touch


Guilty method - Touch





Disgustato e meravigliato da quello che la recente poltiglia musicale mondiale passa sono tornato a riscoprire le sonorita\' grezze quando ancora gli album suonavano sporchi e cd base per un genere spuntavano dando solo l\' imbarazzo della scelta..spostandomi verso oggi le sonorita\' tanto amate hanno lasciato spazio a troppi gruppi sonoramente impeccabili ma decisamente patinati con attitudine da classifica e in un genere in cui la hit dovrebbe essere l\' ultimo pensiero queste stonature portano a cercare qualcosa di diverso spesso nell\' underground o cmq laddove\' le grandi mani pelose dell\' industria non arrivano..
Per arrivare al sodo mi sn avvicinato ai >Guilty method quando ancora erano quasi del tutto sconosciuti e il loro primo demo \'\'Ink\'\' era tirato dietro ai concerti..Arrivati a un successo piuttosto considerevole grazie al singolo figlio di rock tv: \'\'natural\'\' mi sn detto che forse erano arrivati tempi maturi per la band e nn mi sn sbagliato..ho lasciato la notizia forse piu\' bella che questo piccolo gioiello e\' italiano e fiero di esserlo.
Touch e\' un album che suona molto particolare..Si tratta di nu metal melodico con grandi influenze dai Tool ai Deftones... un album sicuramente nn nuovissimo e innotivo ma impreziosito da un violino spesso fantastico e da un energia notevole..
Father prima traccia non colpisce secondo me quanto dovrebbe bella la musica bello il violiono ma la voce resta bassa e mantiene la sua tonalita\' senza incalzare il suddetto che trova la sfuriata tanto attesa solo nel finale...cmq una canzone senza dubbio da segnalare perche\' qui il violino e\' davvero usato a dovere e regala un finale da pelle d\'oca.. un applauso per chi nn ha cambiato subito canzone e si e\' trovato il diamante..
if we forget to breathe apre la strada a My mind is a cage che suona tra le migliori canzoni dell\' album sonorita\' dal basso incalzante e dettate da una voce che tocca una melodia quasi perfetta anche quando si tratta di alzare il tono.. una traccia molto sentita..
Natural molti la conosceranno gia\' ma potrebbe sintetizzare bene il suono della band ed e\' una canzone che consiglio a chiunque riesca a vedere fiori e farfalle nel metal una canzone che e\' una perla tinta nelle nostre stesse lande..
Born again indians less e goodbye fanno da conduttore centrale tracce simili per impostazione ma che rendono molto bene dimostrando a mio parere un gruppo musicalmente valido forse la pecca e\' la voce che per quanto ottima si mantiene spesso sul solito tono..
Ink e\' la moka dei Linea77 non per somiglianza ma semplicemente perche\' cantata in italiano ed e\' una canzone che veramente da sola secondo me vale l\' album.. leggera a confronto cn gli altri pezzi mette in luce l\' anima del gruppo...War inside e\' il classico pezzo di chiusura traccia piu\' tranquilla e rilassante delle altre e un suono che e\' un arrivederci alla prossima..In definitva considerando che gruppi come gli a perfect circle sn assai difficili da riprendere si puo\' affermare che i Guilty riportano sulla lunghezza d\'onda facendolo nel loro personale modo e coinvolgendo davvero un gruppo di cui andare fieri e cn notevoli margini di miglioramento vocale che lo porterebbero dritto alla gloria..

Nu-metal Planet - Recensione 36 Crazyfists - Bitterness the star


36 CRAZYFISTS - Bitterness the star





Uscito l\' anno scorso questo disco e\' un first album sicuramente da tenere in considerazione..
I 36 crazyfists gruppo canadese pressoche\' sconosciuto in Italia sn da diverso tempo militanti in quella linea di gruppi americani in cui il nu metal cerca di tirar fuori qualcosa di buono..
Ma andiamo cn ordine.. mi sn avvicinato a questo album dopo aver sentito la prima traccia in no so\' quale strana radio d\'oltreoceano.
Turn to ashes: a colpirmi come una mazzata di quelle che ti lasciano un buon sorriso soddisfatto assieme a un gran bernoccolo e\' stata la voce veramente originale del cantante.. un cantato difficile da descrivere una voce malata distorta al naturale persino nel melodico e capace di passare bene attraverso chitarre sicuramente precise e incalzanti ma nn originalissime..
Molto bello il ritornello e il finale tirato in cui urlacci e una voce di sottofondo portano verso l\' oblio.. insomma una gran bella canzone..
One more word An Agreement Called Forever e Eightminutesupsidedown passano abbastanza tranquillamente rivelando un suono tipico dei 36 molto piacevole che distingue la band da tante altre mentre continua a stupire il cantato davvero originale e coinvolgente..
Slit wrist theory e\' forse la canzone migliore dell\' album e\' forse la piu\' orecchiabile ma questo nn toglie che sia una canzone assolutamente perfetta cn un cantato melodico-urlato che corre in parallelo a un inizio tranquillo una meta\' incazzosa e una fine ancora tranquilla davvero un pezzo fantastico..
Bury me where i fall ricorda i Soulfly nel suo inizio e differisce dalle altre per una rabbia piu\' gutturale che dimostra ancora la versatilita\' del gruppo nel modificarsi canzone dopo canzone..
Dislocate passa ma e\' impossibile dire lo stesso di two months from a year ancora un inizio melodico e poi violenza mentre l\' amore per il cantato diventa viscerale..
Una voce che sicuramente puo\' piacere o no ma di certo ha dei suoi contorni davvero chiari e definiti...
Altre 4 tracce ad alta tensione e poi la bellissima chiusura cn un pezzo di pura dolcezza o tristezza che dir si voglia..
Left hand charity
Davvero un album degno di nota.. avranno strada da fare ma le basi sn gettate un acquisto che consiglio davvero..

mercoledì 24 giugno 2009

Recensione Cult: Korn - Korn


Track LIst
1. Blind
2. Ball Tongue
3. Need To
4. Clown
5. Divine
6. Faget
7. Shoots and Ladders
8. Predictable
9. Fake
10. Lies
11. Helmet In The Bush
12. Daddy
E’ il 1994 Kobain si spara, muore il “grunge”, il punk è morto da tempo;il panorama metal ha bisogno di una scossa:cinque ragazzi di Bakersfield decidono di dire al mondo: ”Are you Ready?”. E’ così che si apre,quello che non mi spaventa definire, uno tra i migliori dischi metal (nu-metal) degli anni 90’. Tutti i componenti del gruppo giocano un ruolo fondamentale ed innovativo: David Silveria “colpisce” la batteria con un ritmo arrogante; le due Ibanez a sette corde, suonate in modo irrequieto e distorto da James “Munky” Shaffer e Brian “Head” Welch sprigionano tutta la sofferenza presente nel disco; Reginald “Fieldy” Arvizu ci fa capire in pezzi come Need To che il basso non è uno strumento da suonare ma da “picchiare”. Infine c’è LUI, Jonathan Davis, che con le sue urla, sussurri e pianti ci fa capire che cosa significhi trasportare in una canzone delle emozioni vere. Sì, perché è questo che ci arriva ascoltando l’album, tematiche molto forti affrontate senza metafore dalla persona che sulla sua pelle le ha provate.

Jonathan scrive Blind ed Helmet in the Bush raccontando la sua esperienza con la droga, la prima in cui “cieco” non riusciva a smettere di adoperare la speed ricominciando sempre tutto da capo, nella seconda (undicesima nella track-list), un ragazzo in preda alle sostanze stupefacenti, sussurra a Dio pregandolo di aiutarlo. La seconda traccia BallTtongue è un invettiva del gruppo contro un loro vecchio manager accusato di averli sfruttati e poi abbandonati, Davis lo definisce un \'coglione\'. Need To, Divine e Predicatable sono tracce che descrivono il tormentato rapporto di Davis con le donne e con l’amore. In Need To, il pezzo che sicuramente preferisco dell’album, Jonathan canta tra i denti la sua paura di essere tradito e quindi la sua incapacità ad amare, per poi dare libero sfogo all’urlo HATE YOU; con cui condanna la persona a priori ancora prima che questa faccia qualsiasi cosa, quasi a volersi proteggere. Divine, è la rivincita che il cantante si prende facendo soffrire qualcuno per amore… ”It’s Divine!”. Predicatable è la cronaca spicciola di un rapporto convenzionale tra due persone,un semplice clichè. Parlando delle imposizioni e degli abusi subiti durante la sua adolescenza, Jonatahan scrive Clown, Fake, Lies e Faget; le prime tre sono una critica all’apparire invece che all’essere, veri e propri pugni allo stomaco e al volto, imprecazioni più che canzoni. Faget (checca) è invece il termine con cui Jonathan veniva bollato nella sua adolescenza, data la sua passione per i Duran Duran (Davis ha poi voluto chiarire che la canzone non ha nulla contro gli omosessuali). Shoot and Leaders si apre con il suono delle cornamuse, suonate dallo stesso cantante, entrano poi le chitarre con un riff secco e deciso; si lo ammetto sono rimasto subito affascinato dalle sonorità di questo pezzo appena l’ho ascoltato, la canzone è una raccolta di filastrocche in cui si mette in evidenza il significato nascosto di quest’ultime che vengono insegnate ai bambini con il sorriso sulle labbra. Ed infine ci siamo… questo affresco di dodici canzoni di dolore e rabbia trova il suo culmine finale nello psico-dramma di Daddy dove il cantante rivive gli abusi sessuali subiti da bambino; strepitoso ed improvvisato al momento della registrazione il pianto del cantante che chiude il pezzo. Jonathan eseguirà il pezzo dal vivo solo in particolari circostanze, dichiarando: ”...ogni volta è stato motivo di crescita per me…”; questo pezzo è considerato una sorta di confessione del cantante scritta per i suoi Fan.

Per concludere un disco meraviglioso, l’apice massimo della carriera della band, eguagliato forse solo dal loro secondo capolavoro Life Is Peachy. E’ da Korn che prenderanno appunti tutti i gruppi che seguiranno: Deftones, Static-X, Disturbed, ecc…



Line Up:
Jonathan Davis - voce
James \"Munky\" Shaffer - chitarra
Reginald \"Fieldy\" Arvizu - basso
Brian \"Head\" Welch - chitarra

Manga World

E siamo ancora svegli

giovedì 4 giugno 2009

Unloco - Becoming I(2003)


Etichetta:Maverick

Myspace


  1. "Crashing"
  2. "Failure
  3. "Hands and Knees"
  4. "Empty"
  5. "Bruises"
  6. "Drowning In It"
  7. "Watching Me Slip"
  8. "Becoming I"
  9. "Fold"
  10. "Neurotic"
  11. "Making Me Hate You"
  12. "Texas"

Il calderone nu metal, post grunge e le ultime sbattute di coda di un genere che ormai e' quasi del tutto un ricordo.
Nel lontano 2000 Joey Duenas fonda gli Unloco.
La zona e' il Texas e le speranze alte.
Gli Unloco sono una di quelle che band che aveva i numeri possedeva le skill per poter dare e avere di piu' ma quando un cavallo corre veloce pochi stanno dietro e loro evidentemente mal supportati non ce l' hanno fatta.
Si parte da Healing(che è una versione ampliata e rimasterizzata del loro ep Useless ) un gran album seppur non molto originale.
Credo che per far capire meglio il gruppo e vedere il suo vero potenziale bisogna fare le cose al contrario e parlare dell' ultimo album che e' cmq datato 2003.
Un album controverso quasi ovunque screditato e giudicato come banale riciclo.
Io invece voglio piazzarmi altrove e prendere le parti del gruppo perchè la voce di Joey a mio parere e' di per se un motivo per non buttare merda su questo gruppo che seppur non e' riuscito a vincere nessuna palma per l' originalita' ha sicuramente provato con le proprie forze lottando sopratutto contro una critica spesso letale.

Si parte con Crashing e oltre alla bella voce di Joey c'e' poco da segnalare una traccia che si sente piuttosto studiata a tavolino.

La seguente Failure e' un pezzo che i 3/4 della gente ha giudicato come una ballata studiata e finta, per quel che mi riguarda invece una canzone meravigliosa anche perche' basterebbe sapere qualcosina della tormentata vita del cantante per vedere che nel testo si riflettono emozioni che penso e sento vere.

Hands And Knees riprende i Taproot gruppo che a mio parere non sono che uno specchio degli Unloco(My self-indulgence to blame For all of the shame in the family You don't know what it's like How I feel how I cry How I hate the way I hate my life)
Canzone carina che senza clamori ci trascina avanti e ripeto con un sorrisetto voglioso di chi pensa che il gruppo poteva fare di piu' visti i mezzi.

Empty e' un altra traccia per orecchie in candeggina.(I look outside and see that everything is perfect
Except for me I'll always be the one who sits and stares And now and then you're just my friend
Someone I could talk to And it's killing me It's just killing me)
Questo pezzo sarà anche stato scritto a tavolino ma mi ritrovo a canticchiarli a farmi trascinare e mi sento anch'io un po' empty :)

La seguente Bruises e' esattamente quello che gli Unloco avrebbero potuto fare una canzone travolgente cattiva e perfettamente in corda cn quello che di meglio viene proposto da altri gruppi canzone difatti usata anche in alcuni videogame come True Crime per citarne uno e per vari film,pugni in aria e canzone che ancora oggi non ci si stanca di ascoltare.

Drowning In It passa tranquilla senza graffiare mentre la 7 Watching Me Slip e' qui sara' che io sono uno sdolcinato incazzoso ma vi trovo meraviglia e fiori viola che profumano di malinconia in questa canzone dove Joey usciva da una storia d' amore di quelle in cui ti restano che i cocci da raccogliere e qui si sente fottutamente.(So try real hard not to see What you've done to me But I couldn't find a way Then I'll see my own (way) To cope with everything that I've done wrong).

La title track Becoming I e' un ode all' autocommiserazione ''io sono diventato la cosa che odio Io sono diventato il sorriso sulla tua faccia non c'e' motivo di salvare quello che ho fatto perche' mi ha fatto diventare quello che odio''
Quanto hai ragione Joey.

Le tracce 9 10 e 11 passano un po' incolori troppo simili al resto e giustificano in parte i tanti commenti negativi di chi ha giudicato quest'album.

Si chiude con Texas un altra ballata per l' amore che fu e ancora un emozione specialmente se come sempre ascoltata guardando il testo.
Io sono di parte i cuori rotti e le note musicali che piangono mi sono sempre piaciute e forse sarei cmq tra i primi a puntare il dito se non mi ritrovassi tanto nella testa di Joey.
Una vita a puttane,un gruppo che non sai piu' dove far andare e un disco uscito con le pressioni di una casa discografica con mostri al suo capezzale come i Deftones.
Che puoi fare? O un album capolavoro o un album che nessuno ricorda.
Gli Unloco hanno fatto una parte di cuore,un addio malinconico,una sorte di Staind Discography riassunta in un album.
Possono non piacere possono essere dichiarati banali.
Ma sapevano toccare corde giuste.
Cosa ci resta ora?il gruppo non esiste piu' e in un tempo di ricordi languidi mi piace ricordarli e metterli qui...

Dispiaciuto.

Potevano andare lontano.
Le tracce che ho voluto descrivere danno un 7 chiaro ma il disco in se merita mezzo punto di piu' per le difficolta' nel concepirlo.
Un bambino partorito nell'oceano.

Voto: 7/10