giovedì 25 giugno 2009

Nu-metal Planet - Recensione 36 Crazyfists - Bitterness the star


36 CRAZYFISTS - Bitterness the star





Uscito l\' anno scorso questo disco e\' un first album sicuramente da tenere in considerazione..
I 36 crazyfists gruppo canadese pressoche\' sconosciuto in Italia sn da diverso tempo militanti in quella linea di gruppi americani in cui il nu metal cerca di tirar fuori qualcosa di buono..
Ma andiamo cn ordine.. mi sn avvicinato a questo album dopo aver sentito la prima traccia in no so\' quale strana radio d\'oltreoceano.
Turn to ashes: a colpirmi come una mazzata di quelle che ti lasciano un buon sorriso soddisfatto assieme a un gran bernoccolo e\' stata la voce veramente originale del cantante.. un cantato difficile da descrivere una voce malata distorta al naturale persino nel melodico e capace di passare bene attraverso chitarre sicuramente precise e incalzanti ma nn originalissime..
Molto bello il ritornello e il finale tirato in cui urlacci e una voce di sottofondo portano verso l\' oblio.. insomma una gran bella canzone..
One more word An Agreement Called Forever e Eightminutesupsidedown passano abbastanza tranquillamente rivelando un suono tipico dei 36 molto piacevole che distingue la band da tante altre mentre continua a stupire il cantato davvero originale e coinvolgente..
Slit wrist theory e\' forse la canzone migliore dell\' album e\' forse la piu\' orecchiabile ma questo nn toglie che sia una canzone assolutamente perfetta cn un cantato melodico-urlato che corre in parallelo a un inizio tranquillo una meta\' incazzosa e una fine ancora tranquilla davvero un pezzo fantastico..
Bury me where i fall ricorda i Soulfly nel suo inizio e differisce dalle altre per una rabbia piu\' gutturale che dimostra ancora la versatilita\' del gruppo nel modificarsi canzone dopo canzone..
Dislocate passa ma e\' impossibile dire lo stesso di two months from a year ancora un inizio melodico e poi violenza mentre l\' amore per il cantato diventa viscerale..
Una voce che sicuramente puo\' piacere o no ma di certo ha dei suoi contorni davvero chiari e definiti...
Altre 4 tracce ad alta tensione e poi la bellissima chiusura cn un pezzo di pura dolcezza o tristezza che dir si voglia..
Left hand charity
Davvero un album degno di nota.. avranno strada da fare ma le basi sn gettate un acquisto che consiglio davvero..

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