giovedì 25 giugno 2009
Recensione Guilty method - Touch
Guilty method - Touch
Disgustato e meravigliato da quello che la recente poltiglia musicale mondiale passa sono tornato a riscoprire le sonorita\' grezze quando ancora gli album suonavano sporchi e cd base per un genere spuntavano dando solo l\' imbarazzo della scelta..spostandomi verso oggi le sonorita\' tanto amate hanno lasciato spazio a troppi gruppi sonoramente impeccabili ma decisamente patinati con attitudine da classifica e in un genere in cui la hit dovrebbe essere l\' ultimo pensiero queste stonature portano a cercare qualcosa di diverso spesso nell\' underground o cmq laddove\' le grandi mani pelose dell\' industria non arrivano..
Per arrivare al sodo mi sn avvicinato ai >Guilty method quando ancora erano quasi del tutto sconosciuti e il loro primo demo \'\'Ink\'\' era tirato dietro ai concerti..Arrivati a un successo piuttosto considerevole grazie al singolo figlio di rock tv: \'\'natural\'\' mi sn detto che forse erano arrivati tempi maturi per la band e nn mi sn sbagliato..ho lasciato la notizia forse piu\' bella che questo piccolo gioiello e\' italiano e fiero di esserlo.
Touch e\' un album che suona molto particolare..Si tratta di nu metal melodico con grandi influenze dai Tool ai Deftones... un album sicuramente nn nuovissimo e innotivo ma impreziosito da un violino spesso fantastico e da un energia notevole..
Father prima traccia non colpisce secondo me quanto dovrebbe bella la musica bello il violiono ma la voce resta bassa e mantiene la sua tonalita\' senza incalzare il suddetto che trova la sfuriata tanto attesa solo nel finale...cmq una canzone senza dubbio da segnalare perche\' qui il violino e\' davvero usato a dovere e regala un finale da pelle d\'oca.. un applauso per chi nn ha cambiato subito canzone e si e\' trovato il diamante..
if we forget to breathe apre la strada a My mind is a cage che suona tra le migliori canzoni dell\' album sonorita\' dal basso incalzante e dettate da una voce che tocca una melodia quasi perfetta anche quando si tratta di alzare il tono.. una traccia molto sentita..
Natural molti la conosceranno gia\' ma potrebbe sintetizzare bene il suono della band ed e\' una canzone che consiglio a chiunque riesca a vedere fiori e farfalle nel metal una canzone che e\' una perla tinta nelle nostre stesse lande..
Born again indians less e goodbye fanno da conduttore centrale tracce simili per impostazione ma che rendono molto bene dimostrando a mio parere un gruppo musicalmente valido forse la pecca e\' la voce che per quanto ottima si mantiene spesso sul solito tono..
Ink e\' la moka dei Linea77 non per somiglianza ma semplicemente perche\' cantata in italiano ed e\' una canzone che veramente da sola secondo me vale l\' album.. leggera a confronto cn gli altri pezzi mette in luce l\' anima del gruppo...War inside e\' il classico pezzo di chiusura traccia piu\' tranquilla e rilassante delle altre e un suono che e\' un arrivederci alla prossima..In definitva considerando che gruppi come gli a perfect circle sn assai difficili da riprendere si puo\' affermare che i Guilty riportano sulla lunghezza d\'onda facendolo nel loro personale modo e coinvolgendo davvero un gruppo di cui andare fieri e cn notevoli margini di miglioramento vocale che lo porterebbero dritto alla gloria..
Nu-metal Planet - Recensione 36 Crazyfists - Bitterness the star
36 CRAZYFISTS - Bitterness the star
Uscito l\' anno scorso questo disco e\' un first album sicuramente da tenere in considerazione..
I 36 crazyfists gruppo canadese pressoche\' sconosciuto in Italia sn da diverso tempo militanti in quella linea di gruppi americani in cui il nu metal cerca di tirar fuori qualcosa di buono..
Ma andiamo cn ordine.. mi sn avvicinato a questo album dopo aver sentito la prima traccia in no so\' quale strana radio d\'oltreoceano.
Turn to ashes: a colpirmi come una mazzata di quelle che ti lasciano un buon sorriso soddisfatto assieme a un gran bernoccolo e\' stata la voce veramente originale del cantante.. un cantato difficile da descrivere una voce malata distorta al naturale persino nel melodico e capace di passare bene attraverso chitarre sicuramente precise e incalzanti ma nn originalissime..
Molto bello il ritornello e il finale tirato in cui urlacci e una voce di sottofondo portano verso l\' oblio.. insomma una gran bella canzone..
One more word An Agreement Called Forever e Eightminutesupsidedown passano abbastanza tranquillamente rivelando un suono tipico dei 36 molto piacevole che distingue la band da tante altre mentre continua a stupire il cantato davvero originale e coinvolgente..
Slit wrist theory e\' forse la canzone migliore dell\' album e\' forse la piu\' orecchiabile ma questo nn toglie che sia una canzone assolutamente perfetta cn un cantato melodico-urlato che corre in parallelo a un inizio tranquillo una meta\' incazzosa e una fine ancora tranquilla davvero un pezzo fantastico..
Bury me where i fall ricorda i Soulfly nel suo inizio e differisce dalle altre per una rabbia piu\' gutturale che dimostra ancora la versatilita\' del gruppo nel modificarsi canzone dopo canzone..
Dislocate passa ma e\' impossibile dire lo stesso di two months from a year ancora un inizio melodico e poi violenza mentre l\' amore per il cantato diventa viscerale..
Una voce che sicuramente puo\' piacere o no ma di certo ha dei suoi contorni davvero chiari e definiti...
Altre 4 tracce ad alta tensione e poi la bellissima chiusura cn un pezzo di pura dolcezza o tristezza che dir si voglia..
Left hand charity
Davvero un album degno di nota.. avranno strada da fare ma le basi sn gettate un acquisto che consiglio davvero..
mercoledì 24 giugno 2009
Recensione Cult: Korn - Korn
Track LIst
1. Blind
2. Ball Tongue
3. Need To
4. Clown
5. Divine
6. Faget
7. Shoots and Ladders
8. Predictable
9. Fake
10. Lies
11. Helmet In The Bush
12. Daddy
E’ il 1994 Kobain si spara, muore il “grunge”, il punk è morto da tempo;il panorama metal ha bisogno di una scossa:cinque ragazzi di Bakersfield decidono di dire al mondo: ”Are you Ready?”. E’ così che si apre,quello che non mi spaventa definire, uno tra i migliori dischi metal (nu-metal) degli anni 90’. Tutti i componenti del gruppo giocano un ruolo fondamentale ed innovativo: David Silveria “colpisce” la batteria con un ritmo arrogante; le due Ibanez a sette corde, suonate in modo irrequieto e distorto da James “Munky” Shaffer e Brian “Head” Welch sprigionano tutta la sofferenza presente nel disco; Reginald “Fieldy” Arvizu ci fa capire in pezzi come Need To che il basso non è uno strumento da suonare ma da “picchiare”. Infine c’è LUI, Jonathan Davis, che con le sue urla, sussurri e pianti ci fa capire che cosa significhi trasportare in una canzone delle emozioni vere. Sì, perché è questo che ci arriva ascoltando l’album, tematiche molto forti affrontate senza metafore dalla persona che sulla sua pelle le ha provate.
Jonathan scrive Blind ed Helmet in the Bush raccontando la sua esperienza con la droga, la prima in cui “cieco” non riusciva a smettere di adoperare la speed ricominciando sempre tutto da capo, nella seconda (undicesima nella track-list), un ragazzo in preda alle sostanze stupefacenti, sussurra a Dio pregandolo di aiutarlo. La seconda traccia BallTtongue è un invettiva del gruppo contro un loro vecchio manager accusato di averli sfruttati e poi abbandonati, Davis lo definisce un \'coglione\'. Need To, Divine e Predicatable sono tracce che descrivono il tormentato rapporto di Davis con le donne e con l’amore. In Need To, il pezzo che sicuramente preferisco dell’album, Jonathan canta tra i denti la sua paura di essere tradito e quindi la sua incapacità ad amare, per poi dare libero sfogo all’urlo HATE YOU; con cui condanna la persona a priori ancora prima che questa faccia qualsiasi cosa, quasi a volersi proteggere. Divine, è la rivincita che il cantante si prende facendo soffrire qualcuno per amore… ”It’s Divine!”. Predicatable è la cronaca spicciola di un rapporto convenzionale tra due persone,un semplice clichè. Parlando delle imposizioni e degli abusi subiti durante la sua adolescenza, Jonatahan scrive Clown, Fake, Lies e Faget; le prime tre sono una critica all’apparire invece che all’essere, veri e propri pugni allo stomaco e al volto, imprecazioni più che canzoni. Faget (checca) è invece il termine con cui Jonathan veniva bollato nella sua adolescenza, data la sua passione per i Duran Duran (Davis ha poi voluto chiarire che la canzone non ha nulla contro gli omosessuali). Shoot and Leaders si apre con il suono delle cornamuse, suonate dallo stesso cantante, entrano poi le chitarre con un riff secco e deciso; si lo ammetto sono rimasto subito affascinato dalle sonorità di questo pezzo appena l’ho ascoltato, la canzone è una raccolta di filastrocche in cui si mette in evidenza il significato nascosto di quest’ultime che vengono insegnate ai bambini con il sorriso sulle labbra. Ed infine ci siamo… questo affresco di dodici canzoni di dolore e rabbia trova il suo culmine finale nello psico-dramma di Daddy dove il cantante rivive gli abusi sessuali subiti da bambino; strepitoso ed improvvisato al momento della registrazione il pianto del cantante che chiude il pezzo. Jonathan eseguirà il pezzo dal vivo solo in particolari circostanze, dichiarando: ”...ogni volta è stato motivo di crescita per me…”; questo pezzo è considerato una sorta di confessione del cantante scritta per i suoi Fan.
Per concludere un disco meraviglioso, l’apice massimo della carriera della band, eguagliato forse solo dal loro secondo capolavoro Life Is Peachy. E’ da Korn che prenderanno appunti tutti i gruppi che seguiranno: Deftones, Static-X, Disturbed, ecc…
Line Up:
Jonathan Davis - voce
James \"Munky\" Shaffer - chitarra
Reginald \"Fieldy\" Arvizu - basso
Brian \"Head\" Welch - chitarra
giovedì 4 giugno 2009
Unloco - Becoming I(2003)
Etichetta:Maverick
Myspace
Myspace
- "Crashing"
- "Failure
- "Hands and Knees"
- "Empty"
- "Bruises"
- "Drowning In It"
- "Watching Me Slip"
- "Becoming I"
- "Fold"
- "Neurotic"
- "Making Me Hate You"
- "Texas"
Il calderone nu metal, post grunge e le ultime sbattute di coda di un genere che ormai e' quasi del tutto un ricordo.
Nel lontano 2000 Joey Duenas fonda gli Unloco.
La zona e' il Texas e le speranze alte.
Gli Unloco sono una di quelle che band che aveva i numeri possedeva le skill per poter dare e avere di piu' ma quando un cavallo corre veloce pochi stanno dietro e loro evidentemente mal supportati non ce l' hanno fatta.
Si parte da Healing(che è una versione ampliata e rimasterizzata del loro ep Useless ) un gran album seppur non molto originale.
Credo che per far capire meglio il gruppo e vedere il suo vero potenziale bisogna fare le cose al contrario e parlare dell' ultimo album che e' cmq datato 2003.
Un album controverso quasi ovunque screditato e giudicato come banale riciclo.
Io invece voglio piazzarmi altrove e prendere le parti del gruppo perchè la voce di Joey a mio parere e' di per se un motivo per non buttare merda su questo gruppo che seppur non e' riuscito a vincere nessuna palma per l' originalita' ha sicuramente provato con le proprie forze lottando sopratutto contro una critica spesso letale.
Si parte con Crashing e oltre alla bella voce di Joey c'e' poco da segnalare una traccia che si sente piuttosto studiata a tavolino.
La seguente Failure e' un pezzo che i 3/4 della gente ha giudicato come una ballata studiata e finta, per quel che mi riguarda invece una canzone meravigliosa anche perche' basterebbe sapere qualcosina della tormentata vita del cantante per vedere che nel testo si riflettono emozioni che penso e sento vere.
Hands And Knees riprende i Taproot gruppo che a mio parere non sono che uno specchio degli Unloco(My self-indulgence to blame For all of the shame in the family You don't know what it's like How I feel how I cry How I hate the way I hate my life)
Canzone carina che senza clamori ci trascina avanti e ripeto con un sorrisetto voglioso di chi pensa che il gruppo poteva fare di piu' visti i mezzi.
Empty e' un altra traccia per orecchie in candeggina.(I look outside and see that everything is perfect
Except for me I'll always be the one who sits and stares And now and then you're just my friend
Someone I could talk to And it's killing me It's just killing me)
Questo pezzo sarà anche stato scritto a tavolino ma mi ritrovo a canticchiarli a farmi trascinare e mi sento anch'io un po' empty :)
La seguente Bruises e' esattamente quello che gli Unloco avrebbero potuto fare una canzone travolgente cattiva e perfettamente in corda cn quello che di meglio viene proposto da altri gruppi canzone difatti usata anche in alcuni videogame come True Crime per citarne uno e per vari film,pugni in aria e canzone che ancora oggi non ci si stanca di ascoltare.
Drowning In It passa tranquilla senza graffiare mentre la 7 Watching Me Slip e' qui sara' che io sono uno sdolcinato incazzoso ma vi trovo meraviglia e fiori viola che profumano di malinconia in questa canzone dove Joey usciva da una storia d' amore di quelle in cui ti restano che i cocci da raccogliere e qui si sente fottutamente.(So try real hard not to see What you've done to me But I couldn't find a way Then I'll see my own (way) To cope with everything that I've done wrong).
La title track Becoming I e' un ode all' autocommiserazione ''io sono diventato la cosa che odio Io sono diventato il sorriso sulla tua faccia non c'e' motivo di salvare quello che ho fatto perche' mi ha fatto diventare quello che odio''
Quanto hai ragione Joey.
Le tracce 9 10 e 11 passano un po' incolori troppo simili al resto e giustificano in parte i tanti commenti negativi di chi ha giudicato quest'album.
Si chiude con Texas un altra ballata per l' amore che fu e ancora un emozione specialmente se come sempre ascoltata guardando il testo.
Io sono di parte i cuori rotti e le note musicali che piangono mi sono sempre piaciute e forse sarei cmq tra i primi a puntare il dito se non mi ritrovassi tanto nella testa di Joey.
Una vita a puttane,un gruppo che non sai piu' dove far andare e un disco uscito con le pressioni di una casa discografica con mostri al suo capezzale come i Deftones.
Che puoi fare? O un album capolavoro o un album che nessuno ricorda.
Gli Unloco hanno fatto una parte di cuore,un addio malinconico,una sorte di Staind Discography riassunta in un album.
Possono non piacere possono essere dichiarati banali.
Ma sapevano toccare corde giuste.
Cosa ci resta ora?il gruppo non esiste piu' e in un tempo di ricordi languidi mi piace ricordarli e metterli qui...
Dispiaciuto.
Potevano andare lontano.
Le tracce che ho voluto descrivere danno un 7 chiaro ma il disco in se merita mezzo punto di piu' per le difficolta' nel concepirlo.
Un bambino partorito nell'oceano.
Voto: 7/10
Nel lontano 2000 Joey Duenas fonda gli Unloco.
La zona e' il Texas e le speranze alte.
Gli Unloco sono una di quelle che band che aveva i numeri possedeva le skill per poter dare e avere di piu' ma quando un cavallo corre veloce pochi stanno dietro e loro evidentemente mal supportati non ce l' hanno fatta.
Si parte da Healing(che è una versione ampliata e rimasterizzata del loro ep Useless ) un gran album seppur non molto originale.
Credo che per far capire meglio il gruppo e vedere il suo vero potenziale bisogna fare le cose al contrario e parlare dell' ultimo album che e' cmq datato 2003.
Un album controverso quasi ovunque screditato e giudicato come banale riciclo.
Io invece voglio piazzarmi altrove e prendere le parti del gruppo perchè la voce di Joey a mio parere e' di per se un motivo per non buttare merda su questo gruppo che seppur non e' riuscito a vincere nessuna palma per l' originalita' ha sicuramente provato con le proprie forze lottando sopratutto contro una critica spesso letale.
Si parte con Crashing e oltre alla bella voce di Joey c'e' poco da segnalare una traccia che si sente piuttosto studiata a tavolino.
La seguente Failure e' un pezzo che i 3/4 della gente ha giudicato come una ballata studiata e finta, per quel che mi riguarda invece una canzone meravigliosa anche perche' basterebbe sapere qualcosina della tormentata vita del cantante per vedere che nel testo si riflettono emozioni che penso e sento vere.
Hands And Knees riprende i Taproot gruppo che a mio parere non sono che uno specchio degli Unloco(My self-indulgence to blame For all of the shame in the family You don't know what it's like How I feel how I cry How I hate the way I hate my life)
Canzone carina che senza clamori ci trascina avanti e ripeto con un sorrisetto voglioso di chi pensa che il gruppo poteva fare di piu' visti i mezzi.
Empty e' un altra traccia per orecchie in candeggina.(I look outside and see that everything is perfect
Except for me I'll always be the one who sits and stares And now and then you're just my friend
Someone I could talk to And it's killing me It's just killing me)
Questo pezzo sarà anche stato scritto a tavolino ma mi ritrovo a canticchiarli a farmi trascinare e mi sento anch'io un po' empty :)
La seguente Bruises e' esattamente quello che gli Unloco avrebbero potuto fare una canzone travolgente cattiva e perfettamente in corda cn quello che di meglio viene proposto da altri gruppi canzone difatti usata anche in alcuni videogame come True Crime per citarne uno e per vari film,pugni in aria e canzone che ancora oggi non ci si stanca di ascoltare.
Drowning In It passa tranquilla senza graffiare mentre la 7 Watching Me Slip e' qui sara' che io sono uno sdolcinato incazzoso ma vi trovo meraviglia e fiori viola che profumano di malinconia in questa canzone dove Joey usciva da una storia d' amore di quelle in cui ti restano che i cocci da raccogliere e qui si sente fottutamente.(So try real hard not to see What you've done to me But I couldn't find a way Then I'll see my own (way) To cope with everything that I've done wrong).
La title track Becoming I e' un ode all' autocommiserazione ''io sono diventato la cosa che odio Io sono diventato il sorriso sulla tua faccia non c'e' motivo di salvare quello che ho fatto perche' mi ha fatto diventare quello che odio''
Quanto hai ragione Joey.
Le tracce 9 10 e 11 passano un po' incolori troppo simili al resto e giustificano in parte i tanti commenti negativi di chi ha giudicato quest'album.
Si chiude con Texas un altra ballata per l' amore che fu e ancora un emozione specialmente se come sempre ascoltata guardando il testo.
Io sono di parte i cuori rotti e le note musicali che piangono mi sono sempre piaciute e forse sarei cmq tra i primi a puntare il dito se non mi ritrovassi tanto nella testa di Joey.
Una vita a puttane,un gruppo che non sai piu' dove far andare e un disco uscito con le pressioni di una casa discografica con mostri al suo capezzale come i Deftones.
Che puoi fare? O un album capolavoro o un album che nessuno ricorda.
Gli Unloco hanno fatto una parte di cuore,un addio malinconico,una sorte di Staind Discography riassunta in un album.
Possono non piacere possono essere dichiarati banali.
Ma sapevano toccare corde giuste.
Cosa ci resta ora?il gruppo non esiste piu' e in un tempo di ricordi languidi mi piace ricordarli e metterli qui...
Dispiaciuto.
Potevano andare lontano.
Le tracce che ho voluto descrivere danno un 7 chiaro ma il disco in se merita mezzo punto di piu' per le difficolta' nel concepirlo.
Un bambino partorito nell'oceano.
Voto: 7/10
sabato 30 maggio 2009
Cole - Quello Che La Gente Non Vuole(2009)
Etichetta:
Myspace
1. Intro
2. C.O.L.E.
3. Lascia Il Segno
4. Groupie Love
5. Postumo
6. Su I Pugni
7. A Mano Armata
8. Alcoholics Skit
9. Amor
10. Falchi Della Notte RMX
11. Nightlife
12. Boy Scouts
13. Senza Speranza
14. Male All'Anima
Myspace
1. Intro
2. C.O.L.E.
3. Lascia Il Segno
4. Groupie Love
5. Postumo
6. Su I Pugni
7. A Mano Armata
8. Alcoholics Skit
9. Amor
10. Falchi Della Notte RMX
11. Nightlife
12. Boy Scouts
13. Senza Speranza
14. Male All'Anima
L'esordio di Cole e' esattamente quello che ci si aspettava.
La classe truceboys si fa sentire fin dalla prima traccia:rime sporche e cattive la solita dose di grezza lirica e di basi pesanti.
Si parte con un intro del solito 3fx e si parte con la prima traccia appunto chiamata C.O.L.E.
(Charlie,in bocca ai party,tu devi starci! Oscar,stile rusty,non lo contagi! Lima,non provarci,sto nei paraggi! Eco nel casco
qualcuno provi a parlarci)
Un bpm lento per una traccia non esaltante ma con un ritornello che entra in testa subito e senza fronzoli.
La seconda traccia Lascia Il Segno e' la prima perla e non e' casuale che ci sia il signor Metal Carter ad aprire la danza degli ospiti.
(L'inferno minorile è ritornato,archiviato in un armadio,è solo un attestato,triplicato nell'effetto,trasfigurato,ogni dato parla di merda al passato,il cellulare gira il video che fa male,il video gira nella scuola elementare,e sulla scuola,grava il peso morale,fingi di saperlo se si può fotografare)
Un inno alla scuola truce e un ritornello che come per la prima traccia alza il valore della canzone imponendo una doppietta firmata Cole e Metal Carter che lascia il palato soddisfatto:le strade di Roma sono tra noi.
Si arriva alla Numero 4 Groupie Love col Chicoria e Duke montana e qui si puo' sintetizzare come l' inno alla sgrilla versione truce.
(Cole)Dammi una stronza che mi porta alla follia,come se non bastasse dare gas alla vita mia,groupie,vuole che le tappi i buchi,dice godi mentre svuoti tra tette e piedi nudi,se volessi una troia,chiamerei i Savoia,abile,nobile,chic,che me lo ingoia,che con la noia la routine perde brillantezza,dò una carezza anche alla stronza che mi disprezza...)
Traccia che strizza l'occhio come spesso succede con Duke a qualcosa di piu' orecchiabile anche per la massa senza rinuciare al tajerino romano che te sfregia.
La quinta e' Postumo qui Cole e' solo e per dopo un inizio perfetto la traccia perde mordente anche se riesce a sottolineare la linea vocale di Cole che tra sospiri e grida mantiene alto il volume.
Arriviamo alla perla dell' album Su I Pugni con Noyz Narcos ( lo so' che lo stavate e aspettando e Metal Carter )
Il link e' d'obbligo credo che sia la traccia migliore dell' album l' ascolti e nn ti stacchi....la seguente Roma laida e' l'ennesimo viaggio per le zozze vie di una Roma tossica e malata Duke accompagna facendo l' autista.
La settima traccia A Mano Armata vede un'altra volta al mic il duca anche se la traccia passa abbastanza inosservata e soprattutto anche il mix inglese-italiano rende un po' noioso il pezzo.
Si passa per lo skit cn tutti i truce boys e Violetta per arrivare a AMOR ancora una volta una dedica all' AMOR DI ROMA.
(Non è la livella,che determina il destino,a discapito di uno,l'altro è assassino,e non la cerco,la verità nel vino,ma vivo più pagano e bestiale di un felino!)
La traccia seguente Falchi Nella Notte e' un rmx riuscito e incupito:story telling a manetta.
Nitelife con Santo Trafficante,altro personaggio da 10 e lode,passa tutto sommato tranquillamente senza sobbalzi.
Boy Scout,traccia 12,e' l' ennesima coltellata nel fegato una traccia sporca con base che come in tutto l' album del resto si assesta su un livello eccelso.
Un lavoro nettamente superiore alla massa per quel che concerne la parte strettamente musicale.
Chiudono Senza Speranza con Julia e a seguire Male All' Anima che chiude il disco assieme alla bonus track che inizia verso il minuto 3:40.
Il Cd e' una tavola calda una cena nella peggio osteria de Roma cn la trucebanda al completo.
Credo che nell' outro ci sia la filosofia di questo lavoro:se uno ha mal di denti va dal dentista e nessuno ti mette in galera ma se uno ha male all' anima che cazzo deve fa?
Un disco che non portera' niente di nuovo sotto al sole ma per la Roma hardcore che amiamo il sole e' soltanto un immagine opaca.
Ascoltatelo e supportate Quello che la gente non vuole e aggiungerei non vuole sentire :)
Voto 7.5 /10
giovedì 28 maggio 2009
Deftones - Adrenaline(1995)
Etichetta:Maverick/Warner Bros.
Myspace
- Bored
- Minus Blindfold
- One Weak
- Nosebleed
- Lifter
- Root
- 7 Words
- Birthmark
- Engine No.9
- Fireal
- Fist
Per parlare di Deftones e' necessario fare una premessa:parlare di questo gruppo e' per me e tanti altri come parlare di un amore, sporcare le parole di inchiostro suonante e cercare di arpeggiare la migliore delle melodie perche' i Deftones non sono un gruppo sono un espressione musicale viva pulsante e emozionale.
La band di Chino Camillo Moreno fa il suo debutto sotto l’etichetta Maverick nel 1995 uno di quegli anni caldi degli anni ‘90 dove il metal ha messo le radici per una nuova era incontrando il rap,i dj e gli effetti sonori.
Adrenaline e' ancora oggi forse il disco piu' importante dei Deftones seppur non di certo il suo piu' famoso almeno per la massa che associa i Deftones a White Pony.
I Deftones sono Adrenaline e poi anche White Pony:ogni traccia si puo' collocare in un preciso quadrato che poi verra' formato appieno in ogni album della band.
Troviamo i primi esempi di “Calma Deftoniana” tipica appunto di White Pony, troviamo la rabbia di Around The Fur troviamo la sperimentalita' dell' omonimo Deftones.
Troviamo un amore e un esordio che ad ogni ascolto anche oggi che forse avro' superato i mille ascolti riesce ancora a dare qualcosa di nuovo.
Andiamo con ordine:
Inserisco Adrenaline come se fosse la prima volta nel lettore CD osservo il fiore blu e incomincio a surriscaldare le casse.
Traccia 1 Bored.
Bored e' essenzialmente il sunto del suono Deftones un riff che si ripete proprio come un lamento annoiato ma tagliente Chino ci sputa la sua noia trascinandoci in un viaggio che subito ne denota le capacita' vocali ad oggi ancora a mio parere le piu' espressive per quel che riguarda il panorama di crossover,nu metal e affini.
Chino e' annoiato,noi no.
Ci facciamo trascinare per tutta la traccia con la costante attesa di un qualcosa che spezzi la routine,gli alti di Chino sono gia' da paura e la musica cresce e verso il minuto 2.30 qualcosa cambia...Chino urla e ci annucia che la noia sta arrivando al culmine.
Ripeto,solo la sua noia perche' in questa traccia c'e' tutto,compreso un finale tirato in cui le urla e l' orgasmo di strumenti si fondono:siamo arrivati nell' oblio Deftoniano e nn c'e' mai stata cosi' tanta luce in un oblio.
Traccia 2 Minus Blindfold
(Let me go I give more And you know - ohh So good We could And We learned to cry And Lift Me up)
Una traccia quasi tutta in stoppata e sincopata come i tempi dei migliori pezzi nu metal del tempo.
Chitarra che disegna un mondo a parte,batteria in controtempo e un Chino che passa dalla calma alla tempesta con la facilita' di una Gallardo che cambia marcia.
Una traccia che esprime in maniera disarmante l' abilita' del gruppo di creare un impatto sonoro eccezionale suonando,apparentemente,ognuno per conto proprio.
Come sempre il padrone e' Chino che gioca cn la sua voce fulminando e scopando le orecchie.
Traccia 3 One Weak.
Il pezzo si apre cn un giro di basso che puo' ricordare la costruzione che verra' poi usata per My Own Summer in Around the fur.Altra traccia meravigliosa e trascinante come sono del resto i primi pezzi di questo album quasi lamenti che poi vengono incattiviti cn precisione chirurgica e ancora una volta,la sensazione e' di essere in viaggio su una barca perche' la voce di Chino fa proprio l' effetto di trasformare.
Qui la rabbia resta '' controllata'' ma sul finale e' pura e violenta.
(Bitch, you feel sore We could be So flown Mis-Understood Because he wanted to meet Christ Alone But you will)
Traccia 4 Nosebleed.
E' una tirata da naso rotto:un tiro secco e i denti cascano uno a uno.
Traccia 5 Lifter.
E' un esempio della Calma Deftoniana gia' citata prima in piena regola:le chitarre sono una nevrosi,Chino arpeggia ed e' il giusto momento di ''riflessione'' per prepararsi alla 6 e alla 7:Root e Seven Words le due tracce che meglio esprimono i Deftones di Adrenaline: incazzati,veloci e isterici.
Root e' un vero e proprio cioccolatino alla Jonathan Davis degli esordi con l'ennesimo viaggio verso l' oblio e una sfuriata vocale che mette in luce i denti affilati di Chino.
Mentre 7 Words e' forse la miglior traccia da dedicare a un nemico.
(We exist to cease - understand God hates blacks shades and all the players Mr. P.I.G. cause I fuckin' see
Sure already done crushed, all of my brothers dignity)
Brividi e pelle d'oca per quelle che saranno poi due tra le tracce migliori live suonate dalla Crew di Sacramento.
Traccia 8 Birthmark.
Questo pezzo ci riporta a una relativa tranquillita' dove si apprezza moltissimo il lavoro di Chi Cheng ( basso) e Stephen Carpenter ( Chitarra ) Chino e' in attesa e ci ''culla'' un po' anche se non dovete fraintendermi la calma e' solo apparente e' una nevrosi controllata dove lo scream resta pulito senza creare troppo impatto sonoro ma tagliando in due come un rasoio,un qualcosa in cui Chino e' maestro assoluto.
Traccia 9 Engine n.9.
E' di nuovo rabbia e ADRENALINA,Adrenalina che non smette di accompagnare e difatti il nome dell' album risulta solo una giusta presentazione.
Chiudono il viaggio introspettivo di Fireal e la ghost track Fist prodotta da un certo Ross Robinson.
Due ulteriori tasselli Deftoniani che ne delineano il suono e ne precisano la collocazione.Siamo crossover ma la melodia non e' solo un ruolo comprimario da inserire a caso in una qualche parte di canzone e abbiamo uno stile nostro preciso:questo' e' il cartello che Chino e soci si appendono al collo facendo Adrenaline.C'e' tutto in un album cosi' c'e' la spontaneita' di un sorriso che si trasforma in grido,c'e' un Chino rabbioso e padrone della sua voce che forse cosi' rabbiosa tornera' solo in alcuni momenti futuri.C'e' tanti treni e tutti ti portano verso un posto particolare e diverso.Mi rendo conto di aver parlato in termini troppo emotivi ma credo che chiunque ami il genere crossover o cmq metal non puo' non aver provato le stesse cose e i Deftones sono cosi' o li adori o ti sono indifferenti.
Sono un genere privato e la soddisfazione e' che chi li ascolta davvero di solito si trova prima negli occhi che si emozionano di fronte a ogni nota e poi nelle parole.Un disco perfetto che non smettero' di consigliare e di ascoltare.
Voto 9.9/10 il restante 1.1 e' per chi lo possiede :)
Chimaira - Infection(2009)
- "The Venom Inside"
- "Frozen In Time"
- "Coming Alive"
- "Secrets of the Dead"
- "The Disappearing Sun"
- "Impending Doom"
- "On Broken Glass"
- "Destroy and Dominate"
- "Try to Survive"
- "The Heart of It All"
La prima recensione di questo blog e' quella di Infection dei Chimaira.
Il gruppo di Cleveland ,il cui nome si ispira alla mitologica figura della Chimera,nel corso degli ultimi 10 anni ha abituato i suoi fans a cambiare aspetti proprio come la Chimera greca nota per essere composta da parti di piu' animali.
Ecco i Chimaira sono proprio questo: la fusione di diversi elementi musicali
Dopo la fase ''nu metal'' (quando il gruppo cavalcava il cavallo vincente Roadrunner Records) i nostri sono ritornati a sonorita' piu' thrash che sono poi quelle degli esordi.
Parlare di Infection non e' certo facile per vari motivi ma principalmente poiche' si fa presto a dire che questo e' solo un album fotocopia preso e buttato li.
Ho sempre apprezzato moltissimo il gruppo specialmente grazie al signor Mark Hunter, frontman capace di trasmettere emozioni e una sana e giusta cattiveria, questa volta pero' Mark sembra aver preso un riccio sulle palle ed essere solo palesemente incazzato per questo ma andiamo con ordine : la opening track The Venom Inside e' forse una delle tracce migliori di questo Infection, un arpeggio melodico iniziale che sa' molto di Deftones poi lentamente la song si schiude rivelando l'essenza dei Chimaira : riff cattivi pesanti e sincopati cn Mark che spacca le mura sonore ( I tried to escape push it away tried to hide The venom inside ) un inizio coi fiocchi una spirale musicale davvero di buon augurio per le prossime tracce.
Frozen In Time e Coming Alive sono le prime prove di una certa mancanza in questo album,non sono tracce mal riuscite o sbagliate ma non hanno originalita' e riescono soltanto a far apprezzare l'ottimo lavoro in fase di editing sonoro di questo lavoro e sopratutto un Mark versione Six Feet Under che screama, forse stuzzicato da quel riccio sulle palle sopra citato.
Nessun salto nessuna scossa sono i Chimaira e questo e' il loro sound niente di piu' di un rafforzare la loro idea musicale.
Traccia 4, Secrets Of The Dead ecco qui il discorso e' diverso almeno per quel che mi riguarda la traccia in se cerca di riportare i Chimaira a una natura metaformica i riff cambiano spesso e il tempo anche ma quello che colpisce e' come al solito Mark che qui riesce a portarti verso il suo limbo cattivo e in particolare in una valle in cui i morti hanno segreti.(Take control of my every thing Killing them systematically My power is growing Their blood is flowing)
Una traccia molto sentita che riporta in alto le considerazioni e lascia una sensazione cupa profonda con un occhio giallo che ci fissa incutendo terrore.
Qui inizia il trittico migliore dell' album con appunto Secrets Of The Dead,la seguente The Disappearing Sun e la traccia 6 Impending Doom....
The Disappearing Sun
(As my world is dying So far from home Been stranded in this empty abyss Darkness surrounds me Lifeless The sky is falling The end is near The final warning The sun disappears) è una canzone con un testo meraviglioso ancora una volta un immagine di un sole che sparisce in un cielo cadente e qui i Chimaira sfornano qualcosa che il loro repertorio passato ha spesso mostrato e cioe' la loro capacita' di esprimere rabbia e dolore senza passare per la commiserazione.
Un gruppo incazzato che ti urla il disagio invitando ad alzarti e spaccare il culo a tutti una cazzo di frase martella nella mia testa:My will must be strong
Or he'll stab you in the fucking back
Impending Doom chiude la santa trinita' di queste tre tracce in sequenza con il pezzo migliore dell' album anche qui almeno 7 punti su 10 sn dati dal testo ma la canzone e' una serie di schegge incollata su uno sfondo nero, un piccolo tumore pulsante che ti martella con il suo ritmo spezzato con i suoi riff Chimairici e riempie con radici violente e sanguinanti anche il piu' duro dei cuori anche perche' Mark accenna un cantato pulito e come nei precedenti lavori quando fa uscire dalla sua bocca qualcosa di piu' di un urlo per un riccio e' sempre meraviglioso.
Le ultime tre tracce confermano l' idea di sentire un gruppo che suona tasti gia' sentiti ma con mani di velluto e lacrime di pietra.
Non e' il loro miglior album non e' un album facile da ascoltare quanto invece possa sembrare.
E' un album cupo e' la loro infenzione e come un infezione se ascoltato bene e con cognizione dei testi riesce a incupirci a portare il livello di infezione musicale a 10 e i Chimaira questa volta sono come Caronte.
Non fanno i diavoli facendoci sobbalzare ma ci portano tortuosamente verso l' Inferno...
Concludendo mi aspettavo di piu' anche se il mio palato si e' sollazzato ben bene con la opening track e il trittico che ho descritto.
Voto 7/10
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